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Corriere della Sera – Intervista all’Avv. Edoardo Lombardo

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Fonte: Corriere della Sera – 7 maggio 2020

link: https://torino.corriere.it/cronaca/20_maggio_07/assemblee-condomino-torino-saranno-virtuali-il-notaio-d953f48e-908c-11ea-b981-878bbbd902eb.shtml

 

Assemblee di condomino, a Torino saranno virtuali e con il notaio
L’iniziativa per risolvere l’inghippo normativo che lascia in quarantena migliaia di assemblee in tutta Italia e discussioni animate

Avete nostalgia delle assemblee condominiali? Vi manca accapigliarvi per ore sull’utilizzo delle parti comuni e bisticciare sul recupero delle quote dei morosi? Nessun problema. A Torino a fine maggio si tornerà a discutere animatamente. Ma da remoto, in assemblee virtuali, e con la certificazione degli assembramenti «digitali» da parte di un notaio. Almeno questo è quanto propone lo studio Retrò Estate, una decina di condomini amministrati in città, per risolvere l’inghippo normativo che blocca migliaia di assemblee in tutta Italia e con esse anche la lunga filiera dei disaccordi tra vicini di casa.

«Il codice civile parla chiaro: stabilisce che l’assemblea è regolarmente costituita se c’è la partecipazione di due terzi dei condomini. Ma non è prevista la convocazione in videoconferenza per la validazione», spiega Edoardo Lombardo, avvocato e presidente di Retrò Estate, società torinese che opera nel property management. Il Dpcm che disciplina la Fase Due, in vigore dal 4 maggio, conferma che le «assemblee condominiali sono vietate, a meno che non si svolgano a distanza». Resta però il vuoto normativo sulla regolamentazioni delle assemblee in remoto, e il fatto che non tutti i condòmini dispongono di laptop e smartphone.

Con le assemblee condominiali, ovviamente, non si scherza. «Se oggi un amministratore convoca un’assemblea virtuale non ha alcun valore legale. Chiunque tra i condòmini potrà impugnarla e dichiararla non valida». E i tribunali civili sono già invasi da richieste di revoca per dispute di epoca pre-covid. Il governo, alle prese con le mille spine della Fase Due, non ha trovato il tempo di riformare una legge che ormai è un monumento scolpito nel marmo, visto che è stata deliberata nel 1934. E le assemblee rimangono in quarantena, sospese. Forse l’esecutivo è stato scoraggiato dall’idea di convocare l’esercito di associazioni degli amministratori condominiali italiani, per evitare il confronto aspro con un assembramento di ben 17 sigle. Un record europeo. Forse mondiale. Ma che ben rappresenta l’individualismo nazionale e la capacità tricolore di non mettersi d’accordo su niente, preferendo spaccare il capello in quattro sulla liceità dell’abbaiare frequente del chihuahua del vicino di casa e sugli aromi di minestrone che invadono il pianerottolo.

«Abbiamo messo a punto un applicativo web, una piattaforma di ufficio digitale che permette di interagire da remoto con i condomini nostri clienti- – spiega Edoardo Lombardo – Una soluzione nata per evitare liti e per rendere confortevole la gestione di un’assemblea e dei servizi di pagamento anche da remoto». Per evitare che dietro l’angolo spunti la contestazione Retrò Estate punta al coinvolgimento dei notai. «Buona parte dei proprietari di casa sono over 70. Spesso delegano la presenza a figli e nipoti. L’assemblea virtuale può funzionare solo se certificata. Il servizio costerà qualcosa in più ma non ci sarà bisogno di pagare una sala grande condivisa per convocare assemblee a prova di assembramento», afferma Lombardo. Si comincia tra qualche settimana a Torino. Questa è la stagione dell’approvazione dei bilanci ordinari e delle spese straordinarie di condominio. Ci sarà da lavorare. Torneremo ad abbracciarci. Ma anche a litigare.